A rischio risorse PNRR per i nidi.

COMUNICATO DEL 12 MARZO 2022

La rete EducAzioni al Governo: “Rischiamo di non riuscire a investire i miliardi di euro previsti dal PNRR per potenziare la rete dei nidi nel Paese, perdendo l’occasione di colmare i divari territoriali e di raggiungere l’obiettivo minimo di una copertura del 33% su tutto il territorio nazionale”.

EducAzioni lancia l’allarme e avanza sei richieste: monitoraggio più puntuale, fondi adeguati per la gestione, sostegno alla progettazione, allungamento dei termini per la presentazione delle domande e riformulazione di alcuni termini degli stessi, iniziativa diretta del ministero nel caso di mancanza di proposte da aree prive del servizio e avvio immediato della programmazione in merito al personale necessario per la gestione dei servizi educativi.

A fine febbraio è scaduto il termine per le candidature, inviate da parte degli Enti locali, per ottenere i fondi PNRR destinati a mense, palestre, asili nidi e scuole dell’infanzia. L’adesione è stata massiccia e con richieste di finanziamento di gran lunga superiori ai fondi disponibili per tutti i settori, salvo che per i nidi, dove le richieste di finanziamento riguardano solo la metà dei fondi disponibili messi a disposizione nel bando: 1,2 miliardi rispetto ai 2,4 miliardi stanziati.
Salvo che per l’Emilia Romagna, tutte le regioni hanno presentato richieste al di sotto del budget stanziato, ma la situazione è particolarmente grave per quelle che già partivano da una dotazione molto bassa.
Se non si riuscirà a colmare questa assenza, non sarà possibile raggiungere l’obiettivo minimo di una copertura del 33% su tutto il territorio nazionale, garantendo ai più piccoli un livello essenziale di risorse educative indipendentemente da dove vivono e dallo status occupazionale dei genitori, in particolare della madre, che costituisce l’obiettivo del PNRR, ulteriormente rafforzato dalla Legge di stabilità per il 2022, che prevede un finanziamento annuo di importo crescente ai Comuni per fare fronte alle spese di gestione: 120 milioni di euro nel 2022 per arrivare a 1,1 miliardi a decorrere dal 2027.

Come evitare che queste risorse vadano sprecate proprio dove sono più utili? Come aiutare i Comuni a spenderle?
EducAzioni segnala tre criticità e sei proposte concrete.

Leggi il comunicato completo:

bandiera pace

Appello per il cessate il fuoco e il rispetto delle convenzioni e degli obblighi internazionali di protezione dell’infanzia in Ucraina

COMUNICATO 4 MARZO 2022

Alleanza per l’Infanzia fa proprio l’appello per un immediato cessate il fuoco e per il rispetto delle convenzioni e degli obblighi internazionali di protezione dell’infanzia in Ucraina.
Assicura inoltre l’impegno straordinario delle proprie associazioni aderenti nell’accoglienza europea dei profughi e nel sostegno delle ONG operanti sul terreno.

Il conflitto in Ucraina sta mettendo a rischio tutta la popolazione, senza distinzione tra civili e persone in armi. I bombardamenti colpiscono abitazioni, scuole, ospedali, orfanatrofi, uccidendo, ferendo e costringendo alla fuga persone di ogni età e condizione sociale. Tra questi ci sono 7 milioni e mezzo di bambini, che sono le vittime principali di tutte le guerre, non solo perché sono esposti, come tutti, al rischio di venire uccisi o feriti, ma per i traumi fisici ed emotivi che subiscono con effetti di lungo periodo sulla loro crescita.

Unendosi all’appello e all’azione di altre associazioni che in questi giorni si stanno muovendo a difesa dei bambini ucraini, Alleanza per l’Infanzia chiede il rispetto delle convenzioni e degli obblighi internazionali di protezione dell’infanzia e di consentire alle agenzie umanitarie di raggiungere in modo rapido e sicuro i bambini per fornire loro supporto.

Chiede che ospedali, scuole, orfanatrofi e asili non siano mai considerati obiettivi di guerra.

Aderisce all’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite, dell’UNICEF, dell’ISSOP (International Society for Social Paediatrics), dell’ECPCP (European Confederation of Primay Care Paediatricians) e di molte altre associazioni internazionali per un immediato cessate il fuoco.

Impegna le proprie associazioni aderenti a collaborare nell’ambito delle iniziative assunte in Italia per l’accoglienza dei profughi e in campo internazionale dalle reti internazionali e dalle organizzazioni delle Nazioni Unite, in primo luogo UNICEF e UNHCR, a sostegno delle ONG operanti in Ucraina.