Un’Alleanza per l’Infanzia

Il tema dell’infanzia, del sostegno pubblico alla crescita socio-educativa dei minori e alla natalità, è strategico per lo sviluppo dell’Italia.

Le nascite in Italia sono in continua diminuzione e la condizione dell’infanzia è caratterizzata da livelli di diseguaglianza inaccettabili in un paese civile. Serve una maggiore consapevolezza culturale dell’importanza di questi temi e un rafforzamento della capacità di sviluppare e mettere in campo politiche pubbliche efficaci. Serve una vera e propria alleanza tra soggetti diversi per un obiettivo comune.

L’Alleanza per l’Infanzia è una rete nazionale di organizzazioni e associazioni impegnate a diverso titolo, nell’ambito del proprio mandato, nella promozione e tutela dei diritti dei bambini e ragazzi e dei loro genitori, e che condividono la responsabilità e l’urgenza sia di sensibilizzare e fare pressione sulla politica, perché operi le riforme e le iniziative necessarie, sia di sollecitare e sostenere le imprese e le comunità locali, perché costruiscano ambienti più favorevoli ai bambini/e, ai ragazzi/e e ai loro genitori.
Condivide le indicazioni della Convenzione dei diritti dell’infanzia, dell’OMS e dell’Unicef sulla “Nurturing care per lo sviluppo infantile precoce”, del Pilastro sociale Europeo 2017 (in particolare i punti 9 e 11), della Direttiva UE 2019/1158 relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e della proposta di raccomandazione UE per l’attuazione di un sistema di cura ed educazione precoce di alta qualità.



IN PRIMO PIANO

  • AUDIZIONI: Alleanza per l’Infanzia in 7^ Commissione del Senato e dalla Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza

    6 febbraio 2024

    Alleanza per l’Infanzia nelle scorse settimane ha partecipato a due audizioni: la prima richiesta dalla 7ª Commissione del Senato – presenti per Alleanza Raffaela Milano, Emmanuele Pavolini e Andrea Morniroli – verteva sul disegno di legge n. 28 (Fondo per il sostegno e lo sviluppo della comunità educante), con prima firmataria Simona Flavia Malpezzi e relatrice Cecilia D’Elia.
    Nel breve tempo a disposizione la delegazione di Alleanza ha sottolineato alcune criticità presenti nel testo, come la mancanza di una definizione larga di ‘comunità educante’, che non può limitarsi alla sola comunità scolastica ma che invece è fatta da una molteplicità di attori (per funzionare al meglio deve poter contare sulla presenza di almeno tre soggetti primari: le scuole, i comuni, il terzo settore), o come l’assenza nel testo del ruolo delle famiglie e del protagonismo delle ragazze e dei ragazzi.  È stato proposto, inoltre, di focalizzare la misura sperimentale su aree ad alta intensità di deprivazione educativa, stimolando la formazione di comunità educative allargate, invece di disperdere i fondi in mille rivoli, creando “presidi a alta densità educativa” nei luoghi dove alta è la dispersione e l’abbandono.
    È stato inviato anche, come contributo scritto, il Vademecum sui patti educativi di comunità elaborato da educAzioni, di cui Alleanza fa parte.

    La seconda audizione invece, alla quale ha partecipato in rappresentanza di Alleanza per l’Infanzia la coordinatrice Chiara Saraceno, è stata richiesta dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, in merito ai LEP (livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi che devono essere garantiti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale) per l’infanzia e l’adolescenza. La prof.ssa Saraceno ha sintetizzato in alcune slide la sostanza del suo intervento, che rendiamo disponibili qui:

    SLIDE PRESENTAZIONE ALLEANZA SUI LEP – CHIARA SARACENO

bandiera pace

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